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La leccia di Storanko

  

Fine maggio 2008, inauguriamo e varo la mia nuova barca, la "ISOLDEII", una key largo 20 deck, con mercury 115 cv efi 4 t. e aus.di 8 cv sempre mercury.

   
Inizio le prime uscite a traina con il vivo, ma ancora nulla. Provo a bolentino a sgombri e sugheri, va già bene, oltre 80 pezzi, la barca ha avuto il battesimo di "sangue", ma basta... Ora devo prendermi la mia "bestia".

   

Provo e riprovo, un serra che mi trancia un fluorocarbon da 80! Poi un serra che mi mangia un cucchiaino che serviva per procurarmi il vivo! Poi un leccia "piccola 4/5 kg." che se ne va da sola, slamata! Poi un ricciola, ne son sicuro, che mi da da fare per almeno 20 minuti e se ne va.. mi ha addrizzato l'amo traianante, e da quel giorno ami avanti e dietro uguali!!

   

Il 28 luglio esco il pomeriggio con mia moglie, che per la pesca va matta, (bisogna toglierli la canna dalle mani per rientrare e lo dico per davvero!). Fatto il vivo alle 17,00 siamo in traina, mentre il mare diventa piatto, una partenza violenta, afferro ci siamo 30 minuti di lotta e una cazzata clamorosa! Lei veniva e ripartiva, mia moglie dopo aver salpato l'altra canna, ha già il raffio in mano, di sicuro una ricciola, da testate in fondo e non viene mai su. Tiro e recupero lei cede ma non troppo, poi decido di chiudere la frizione e tirarla su, lei viene ma.. ci ripensa e riguadagna il fondo con violenza, e .. sbrag! finale che cede sulla girella al nodo, ed io che ho rischiato il tuffo in acqua! Qualche "necca", e con la mia signora ci siamo tirati su da soli.

leccia storanko

   

Il 29 luglio, all'alba, si riprova, viene anche Marco un ragazzo di 19 anni amico di mio figlio. Vivo fatto senza problemi e si ritorna nel luogo di pesca, canne pronte, munizioni già innescate e belle vive, e vai. Si va con il motore principale, c'e troppa corrente, si governa male.

    

Alle 8,15, Marco vede la canna che allenta la sua tensione naturale di quando è in traina, ma non fà in tempo a dirmelo che.... ZZZZIIIIIIIIIIIII (che bella musica!!) forse 80 metri di filo presi in un attimo: Calma. Mia moglie salpa l'altra canna, Marco prende i comandi della barca, ed io mi gioco la partita. E' enorme! non è normale! Ma con l'adrenalina a mille, dicono titti così! Ma io, in cuor vero ora lo posso dire, l'ho sentita veramente che era grande. Frà non la perde (dice mia moglie). Marco: mamma mia come tira! O Frà stà calmo giocamecela! Qesta bestia tira di più sul fondo, forse è una ricciola.

    

Intanto vicino a noi è in traina il mitico "BOCCACUCITA", che mi ha insegnato le prime cose su questo tipo di pesca e che non finirò mai di ringraziarlo, lui vede la scena in diretta e per radio vuole notizie! Nessuna risposta è chiaro, eravamo tutti impegnati. Solo ad un certo punto, quando la "bestia" mi riprende il largo va nella direzione della sua barca, allora Marco chiamo a "Boccacucita" e gli raccomanda di allontanarsi.

    

La lotta è continua, recupero, lei sale, viene al pelo d'acqua a 30 metri, la vediamo,ci guardiamo tutti e tre, e non diciamo nulla ( falso, ci è uscito un ca..azzo che bestia). Torna giù di nuovo, calma, stavolta deve morire di stanchezza: 45 minuti e la porto sotto la murata, mia moglie la raffia in branchia (che culo), ma non ce la fa a tirarla su, Marco l'abbraccia e in due la portano dentro!!

  

Baci abbracci con l'amico Boccacucita che per Vhf stava facendo la radiocronaca dell'evento. Torniamo alla Base nautica, e all'ingresso del canale di entrata ,dico a Marco di sollevare "la Bestia" e farla vedere anche ai turisti che sono ai margini della Base Nautica. a fatica la tira su, entro con le trombe a tutta, e poi .. e poi ...una folla di curiosi e di Soci (molti Invidiosi!) si ammucchiano intorno alla mia barca. Tante foto, qualcuno mi dice di mandare la notizia ai giornali locali, qualcuno mi dice che dovrebbe essere un record per la leccia, qualcuno..., qualcuno...Una gioia incredibile anche perchè stavolta ero in compagnia di mia moglie, che nelle altre catture di Taglia, non ci si era mai trovata. Un grazie a Marco per avermi dato una mano sia morale che materiale, anche se Marco ringrazia ancora Me per la bella avventura.

 

FRANCO

  

  

  

  

 

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